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mercoledì 20 aprile 2011

Zucchero bianco raffinato: il dolce veleno.


Spesso, quando ci alimentiamo, non ci rendiamo conto che tutto ciò che assumiamo interagisce pesantemente sul nostro organismo. Non rappresenta un eufemismo affermare che "siamo fatti di ciò che mangiamo". Questo articolo approfondisce i pericoli dello zucchero raffinato, che con grande disinvoltura ingeriamo al bar, con gli amici, bevendo un caffè, o acquistando dolciumi vari al supermercato, pieni zeppi di questa tipologia di zucchero semplice. Non è solo una questione di "ingrassare", ma contrariamente a quanto viene divulgato, lo zucchero raffinato mette in moto una serie di meccanismi metabolici che lo fanno assomigliare più ad un veleno tossico all'interno dei nostri organismi. Vediamo perchè.

I PERICOLI DELLO ZUCCHERO RAFFINATO

Lo zucchero bianco, che ogni giorno introduciamo nel nostro corpo direttamente così com'è o attraverso dolci, caramelle, bevande commerciali, conserve, liquori ecc., è il prodotto finale di una lunga trasformazione industriale che uccide e sottrae tutte le sostanze vitali e le vitamine presenti nella barbabietola o nella canna da zucchero che sono il punto di partenza per la produzione dello zucchero.
Le sostanze zuccherine sono alimenti importantissimi della nostra dieta poiché rappresentano la fonte primaria per la produzione di energia che serve a far funzionare correttamente tutto il nostro organismo, cominciando dal cervello fino ad arrivare ai muscoli, e per questo motivo devono essere completi di tutto ciò che la Natura ha loro fornito per cedere al nostro corpo, durante il processo dell'assimilazione, la loro ricchezza. Ma perché lo zucchero bianco, così come viene attualmente prodotto, è una sostanza innaturale dalle caratteristiche tossiche?
Il succo zuccherino proveniente dalla prima fase della lavorazione della barbabietola o della canna da zucchero, viene sottoposto a complesse trasformazioni industriali: prima viene depurato con latte di calce che provoca la perdita e la distruzione di sostanze organiche, proteine, enzimi e sali di calcio; poi, per eliminare la calce che è rimasta in eccesso, il succo zuccherino viene trattato con anidride carbonica. Il prodotto quindi subisce ancora un trattamento con acido solforoso per eliminare il colore scuro, successivamente viene sottoposto a cottura, raffreddamento, cristallizzazione e centrifugazione.
Si arriva così allo zucchero grezzo. Da qui si passa alla seconda fase di lavorazione: lo zucchero viene filtrato e decolorato con carbone animale e poi, per eliminare gli ultimi riflessi giallognoli, viene colorato con il colorante blu oltremare o con il blu idantrene (proveniente dal catrame e quindi cancerogeno). Il prodotto finale è una bianca sostanza cristallina che non ha più nulla a che fare con il ricco succo zuccherino di partenza e viene venduta al pubblico per zuccherare gran parte di ciò che mangiamo.
Che cosa è rimasto del primo succo scuro ricco di vitamine, sali minerali, enzimi, oligoelementi che avrebbero dato tutto il loro benefico apporto di vita, di energia e di salute? Nulla! Anzi, per poter essere assimilato e digerito, lo zucchero bianco ruba al nostro corpo vitamine e sali minerali (in particolare il Calcio e il Cromo) per ricostituire almeno in parte quell'armonia di elementi distrutta dalla raffinazione.
Le conseguenze di tale processo digestivo sono la perdita di calcio, nei denti e nelle ossa, con l'indebolimento dello scheletro e della dentatura. Ciò favorisce la comparsa di malattie ossee (artrite, artrosi, osteoporosi, ecc.) e delle carie dentarie che affliggono gran parte della civiltà occidentale (possiamo quindi sfatare il mito con il quale si pensa che lavandosi i denti dopo un'abbuffata di dolci si possa risolvere il problema della carie - ndr). Cosa provoca il tossico zucchero bianco iperraffinato a livello intestinale? Provoca processi fermentativi con produzione di gas e tensione addominale e l'alterazione della flora batterica con tutte le conseguenze che ciò comporta (coliti, stipsi, diarree, formazione e assorbimento di sostanze tossiche, ecc.). A tal proposito avrete certamente notato il fastidioso senso di gonfiore e pesantezza che si avverte dopo aver mangiato dolci elaborati, ricchi di zucchero.
E' stato ampiamente verificato che le popolazioni non raggiunte dalla cosiddetta "civiltà bianca" non sono soggette a carie o a altre malattie dei denti. Con l'arrivo dei bianchi e dei loro prodotti alimentari raffinati (zucchero, dolciumi, alcool, pane), gli aborigeni dell'Australia, i Maori della Nuova Zelanda, gli Indios del Perù e dell'Amazzonia, i Pellerossa del Nordamerica ecc. hanno anch'essi cominciato ad essere soggetti alle stesse malattie dei bianchi e a riempire gli ambulatori dentistici e medici dei loro "civilizzatori"; l'incidenza della carie, che prima era una malattia a loro del tutto sconosciuta, è arrivata a colpire fino al 100% degli individui di queste popolazioni. Sono state indebolite e fiaccate nel corpo e nello spirito intere etnie distruggendone tradizioni e radici!
Lo zucchero bianco ha una grossa influenza sia sul sistema nervoso che sul metabolismo, creando prima stimolazione poi depressione con conseguenti stati di irritabilità, falsa euforia, bisogno di prendere altro zucchero, ecc.. In realtà si crea una vera forma di dipendenza, come avviene con la droga o con la nicotina.
Ciò è causato dal rapido e violento assorbimento dello zucchero nel sangue che fa salire la cosiddetta glicemia. Di fronte a tale subitanea salita, il pancreas risponde immettendo insulina nel sangue e ciò provoca una brusca discesa del tasso glicemico detta "crisi ipoglicemica" caratterizzata da uno stato di malessere, sudorazione, irritabilità, aggressività, debolezza, bisogno di mangiare per sentirsi di nuovo su.
La conseguenza di questa caduta degli zuccheri è l'immissione in circolo, da parte dell'organismo, di altri ormoni atti a far risalire la glicemia, tra cui l'adrenalina che è l'ormone dell'aggressività, della difesa, della tensione.
Si può ben comprendere come questi continui "stress" ormonali con i loro risvolti psicofisici determinano un esaurimento delle energie con l'indebolimento di tutto l'organismo. Ciò è stato ampiamente verificato da studi condotti negli Stati Uniti dove la violenza e l'aggressività nei bambini, messe in relazione anche al tipo di dieta e ai cibi e zuccheri raffinati, hanno creato allarme e preoccupazione per tutte le conseguenze sociali che esse determinano.
A lungo andare uno dei sistemi più colpiti è proprio il sistema immunitario, poiché l'esaurimento delle forze e delle energie si traduce in una minore capacità di risposta alle aggressioni esterne e nella tendenza ad ammalarsi. Quando mangiamo 50 gr. di zucchero bianco, la capacità fagocitaria dei globuli bianchi si riduce del 76% e questa diminuzione del sistema di difesa dura circa 7 ore. Le gravi malattie che oggi affliggono l'umanità (cancro, AIDS, sclerosi, malattie autoimmuni, ecc.) nascono proprio da un indebolimento immunitario del quale lo zucchero bianco e l'alimentazione raffinata sono corresponsabili.
I danni dello "squisito veleno" bianco sono tanti altri ancora e a tutti i livelli: per esempio circolatorio (con l'aumento di colesterolo e danni alle arterie), epatico, intestinale, ponderale (con l'aumento di peso e l'obesità ), cutaneo. Quasi tutte queste malattie potrebbero essere prevenute sostituendo lo zucchero bianco con quello vergine integrale di canna o con miele, sempre vergine integrale. Vi siete chiesti perché continua ad essere commercializzato? E voi, che cosa potete fare per cambiare questo stato di cose?
Un semplice gesto (quello della sostituzione dello zucchero bianco) migliorerà la qualità della vita, proteggerà la vostra salute e quella dei vostri figli!

COME SOSTITUIRE LO ZUCCHERO RAFFINATO



Come sostituto dello zucchero bianco raffinato si può usare del fruttosio, del miele, della melassa e del "vero" zucchero di canna. Dico vero perché qualcuno è arrivato a tostare leggermente lo zucchero bianco al fine di dargli una doratura che lo fa sembrare zucchero di canna. Si deve anche considerare che i due cucchiaini di zucchero nel caffè non fanno male a nessuno; lo zucchero diventa pericoloso quando se ne assume molto, per esempio prendendo un dessert dopo mangiato e così via. Pertanto si dovrebbe cercare innanzitutto di ridurne il consumo.
Il consumo dello zucchero, come esposto più sopra, in questi ultimi decenni è andato aumentando in modo vertiginoso. Questo, purtroppo, ha causato l'abitudine al sapore dolce; un'abitudine altrettanto nociva di quella del fumo o dei superalcolici. Siccome l'organo che gestisce gli zuccheri è il pancreas, in questi ultimi anni sono anche aumentati i problemi a quest'organo. L'aumento dei casi di ipoglicemia e diabete ne sono un esempio. Perciò, in definitiva, la soluzione migliore è la riduzione dei dolci, seguita dalla sostituzione dello zucchero con altri prodotti. Se non si opera in questo modo si corre il rischio di utilizzare troppo miele, fruttosio o melassa, che in eccesso sono tutti altrettanto dannosi per il pancreas che è un organo assai delicato.



ULTERIORI INFORMAZIONI

No Guide Info
Nexus New Time. Ed. italiana n. 28, Settembre 2000. Dossier Zucchero.
 
 
Le intolleranze (in generale) 

 
L'industria dello zucchero minaccia l'OMS
(Organizzazione Mondiale della Sanità  per le dichiarazioni inerenti all'utilizzo dello zucchero).

1 commento:

  1. Non ci sei amico dopo un punto del tuo articolo dici cose non vere.

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