In questo momento

lunedì 20 giugno 2011

Messaggi Subliminali: attacchi da ogni fronte

Così viene definito il messaggio subliminale su wikipedia:
Messaggio subliminale (dal latino sub, sotto, e limen, soglia, in riferimento al confine del pensiero conscio) è un termine mutuato dal linguaggio della pubblicità ma che, in psicologia, si riferisce ad un'informazione che il cervello di una persona assimilerebbe a livello inconscio. Può essere trasmesso attraverso scritte, suoni o immagini che trattano un qualsiasi argomento che nasconde al suo interno - come in un codice cifrato - ulteriori frasi o immagini avulse dal contesto iniziale che rimarrebbero inconsapevolmente nella memoria dell'osservatore.
In parole più semplici si tratta quindi di messaggi, sotto diverse forme, che l'osservatore non riesce a percepire nell'immediato, ma che rimarrebbero impresse nella sua memoria a livello inconscio.
Ma questi messaggi, nella nostra vita quotidiana, dove li ritroviamo?
E' chiaro che la maggior parte di essi provengono dai media, principalmente dalla tv, inseriti generalmente in film o cartoni animati per bambini. Ma spesso li ritroviamo anche nei video o nelle canzoni di cantanti di fama mondiale. Non ci credete? Allora vi citerò qualche esempio.
Nel video che seguirà possiamo notare il possibile coinvolgimento fra Lady GaGa, seguita da centinaia di milioni di ragazzini nel mondo, e il satanismo. Con alcuni precisi messaggi, si fa infatti speso riferimento a simboli e pratiche sataniche.


Ma non è la sola che fa allusioni a messaggi satanici o anche di sesso. Vi riporto altri esempi di vita comune, che vi lasceranno sicuramente esterefatti.
Su questo sito ne vengono elencati diversi.
Ci sono quelli a sfondo sessuale, molto presenti nei cartoni animati della Walt Disney.
Esistono inoltre messaggi a sfondo satanico, il cui intento è quello di creare timore nella mente degli osservatori, e paure inconsce, soprattutto durante il sonno. Molti incubi provengono, infatti, spesso da questo tipo di bombardamenti cui la nostra mente è sottoposta.
State quindi in guardia, e cercate di utilizzare la tv con cautela, soprattutto riguardo ai vostri figli.

Il mito della caverna



Tratto dal blog di Beppe Grillo, la descrizione di una realtà distorta che purtroppo molti vivono inconsapevolmente, credendo che tutto vada per il verso giusto, credendo di essere liberi di credere, agire e pensare, senza vedere in realtà le catene che avvolgono mani e piedi.


"Immaginate degli uomini rinchiusi in una caverna con l'ingresso aperto verso la luce... che si trovino qui fin da fanciulli con le gambe e il collo in catene in maniera da star fermi e guardare solo davanti a sé, incapaci di volgere intorno la testa. E che, dietro di loro, arda una luce di fuoco e che tra il fuoco e i prigionieri ci sia un muro, con molti uomini, alcuni che discorrono e altri in silenzio, e attrezzi di ogni genere e statue e figure di viventi. Questi strani prigionieri vedono la realtà di sé e degli altri attraverso le ombre proiettate dal fuoco sulla parete della caverna di fronte. Ogni volta che uno dei passanti sul muro proferisce una parola, essi ritengono che sia un'ombra sul muro a proferire quella parola rimbalzata dall'eco della caverna e che il vero non possa essere altro se non le ombre degli oggetti sul muro".
Gli uomini descritti da Platone nel "Mito della caverna" credono di possedere solo due dimensioni. Per loro una terza dimensione è impensabile come per noi visualizzare un mondo quadridimensionale. Le ombre proiettate sulla caverna e le informazioni che riceviamo dai giornali, dalle televisioni e dalle radio sono equivalenti. Entrambe distorcono la realtà nel profondo. Infatti, non solo crediamo che il falso sia il vero, ma non sappiamo neppure più chi siamo. Chi controlla i media, controlla la nostra mente e definisce la nostra identità. Siamo schiavi in buona fede ed esibiamo le nostre catene come dimostrazione della nostra libertà.
"Un prigioniero liberato rivolge la faccia verso l'uscita della caverna. I suoi occhi sono abbagliati dalla luce del fuoco, le forme portate dagli uomini sopra il muro gli sembrano meno reali delle ombre. Quando gli sono mostrati gli oggetti e la fonte di luce rimane incredulo e, non sopportando il bagliore del fuoco, preferisce volgersi ancora verso le ombre. Fuori dalla caverna rimane accecato dalla luce del sole senza riuscire a vedere nulla. Con il passare del tempo riesce a sostenere la luce e guardare gli oggetti. Vuole allora tornare nella caverna per liberare i suoi compagni, il problema, però, è proprio quello di convincerli ad essere liberati. Infatti, dovendo riabituare gli occhi all'ombra, dovrebbe passare del tempo prima che il prigioniero liberato possa vedere distintamente nel fondo della caverna; durante questo periodo, egli sarebbe oggetto di riso da parte dei prigionieri, in quanto sarebbe tornato dall'ascesa con "gli occhi rovinati". Questa sua temporanea inabilità potrebbe spingere gli altri prigionieri ad ucciderlo se tentasse di liberarli e portarli verso la luce, in quanto, non varrebbe la pena di subire il dolore dell'accecamento e la fatica della salita per andare ad ammirare le cose da lui descritte".
Siamo sia i prigionieri che le guardie di noi stessi. Per uscire dalla caverna bisogna spegnere il fuoco dei media con le sue ombre danzanti, abolire i finanziamenti pubblici diretti e indiretti ai giornali, abolire la legge Gasparri, avere un solo canale pubblico senza pubblicità scollegato dai partiti e finanziato unicamente con il canone, svelare i servi zelanti che spostano gli oggetti (ma quanti sono?). Uscire dalla caverna e accendere il cervello in Rete. Ognuno conta uno e ognuno pensa uno. Chi pensa per te è il tuo vero padrone.

lunedì 23 maggio 2011

Un nuovo inizio dalla Spagna?

Madrid 15 Maggio 2011


Ciò che sta succedendo in questi ultimi giorni a Madrid, seppur i media sembrano non interessarsene troppo, potrebbe rappresentare in realtà la scintilla che innescherebbe un incendio in tutta Europa.
Le persone sono ormai allo stremo, ai limiti della sopportazione. Progresso dovrebbe significare un aumento della qualità della vita, e invece pare proprio che appena 50 anni fa si vivesse molto meglio. Se questa percezione, oltre me, l'avvertono anche milioni di persone in Europa, e probabilmente nel mondo intero, prima o poi è inevitabile che si metta in piedi un movimento, fatto di persone di ogni età ed estrazione, con l'intento di dire basta.
Basta con questa politica inconcludente e disinteressata alle reali necessità del popolo. Vi sottopongo un articolo, a cura di Matteo Vitiello, apparso il 19 maggio sull'editorale web "bueno buono good".

Madrid, Spagna. Finalmente anche in Europa la gente comincia a trasformare la propria indignazione in azione. Dallo scorso 15 Maggio nella Piazza Puerta del Sol di Madrid si stanno accampando migliaia di spagnoli, per manifestare in difesa dei propri diritti di cittadini contro il fallimento dell'attuale sistema politico. L'obiettivo è semplicemente quello di farsi ascoltare dal proprio governo, al grido di “non siamo mercanzia in mano a banchieri e politici”.

In tre giorni, la manifestazione madrileña si è diffusa in tutte le principali città della penisola iberica e conta con il supporto di tutta la popolazione spagnola, che si sta facendo portavoce a livello europeo delle azioni che è necessario intraprendere oggi, affinché un sistema politico, che si è allontanato sempre più dai propri cittadini, riprenda il contatto con la realtà e svolga il suo lavoro di rappresentanza e servizio, nel pieno rispetto delle persone.

In Italia, giornali, telegiornali e radio non hanno dato sufficiente spazio alla notizia, oltremodo hanno delineato i fatti di cronaca inerenti la manifestazione spagnola denominata 15-M in maniera superficiale ed in molti casi “filtrando” politicamente la notizia.

La stessa strategia è stata adottata anche in Spagna, dove alcuni giornali e tg, noti per spalleggiare questo o quell’altro partito, stanno cercando di dipingere la manifestazione come “anti-sistema”, “violenta” e addirittura c’è chi ha avuto il coraggio di dire che i manifestanti sono giovani che spalleggiano il movimento terrorista basco ETA e che hanno ricevuto da quest’ultimo un allenamento per lo svolgimento di atti di guerriglia urbana. Ma per favore.

Per farvi capire la vera natura della manifestazione, sappiate che in piazza a Madrid ci sono anche nonne e nonni, persone di tutte le età e condizione sociale e tutti i cittadini di Madrid stanno appoggiando i manifestanti: i commercianti della zona di Puerta del Sol stanno fornendo gratis cibi e bevande ed alcune aziende spagnole, che per ora hanno preferito mantenere l’anonimato, stanno fornendo servizi quali computer portatili, servizi pubblici mobili, materassi, tende e quant’altro.

Non siamo di fronte ad un movimento di giovani disoccupati, né di hippie fumatori di canne né di fantomatici no-global. Sono solo cittadini spagnoli di tutte le età, persone come noi, che non hanno bisogno di nessuna etichetta.

Quello che sta avvenendo a Madrid ed in tutta la Spagna è qualcosa di più che una rivoluzione: è la ricerca collettiva, svolta in coro da parte di tutti i cittadini di un Paese, di una soluzione alla cosiddetta “crisi”, che, come ormai è noto a tutti, è il semplice risultato dell'allontanamento della classe dirigente dai cittadini e la perdita da parte del sistema politico-economico di responsabilità sociali e valori quali l'onestà, la trasparenza, il rispetto, la collaborazione e la condivisione.



Il manifesto della protesta spagnola

“Non vogliamo essere cicale, siamo formiche stufe dei politici che continuano a storpiare i frutti dei nostri sforzi e che poi si permettono di vivere come marajà, senza fare assolutamente niente per meritarselo. Siamo stufi delle loro automobili ufficiali, dei loro autisti, delle loro centinaia di assessori, dei loro viaggi, dei loro buffet e ristoranti di lusso e dei loro amici e familiari a cui viene regalata una fetta della torta, attraverso la creazione ad hoc di organismi inutili, nati solo per sfruttare la gallina dalle uova d’oro. Inoltre, siamo stufi di tutti quelli che vivono alle nostre spalle. Siamo stufi dei sindacati, dei sussidi, dei diritti della Sgae (la spagnola Siae, ndr) e di tutti coloro che vivono delle sovvenzioni statali, delle migliaia di funzionari esperti in assenteismo permanente e di tutti i raccomandati delle amministrazioni pubbliche e delle varie fondazioni, osservatori e di tutte le altre inutili organizzazioni satellite. Ci fanno arrabbiare i banchieri ed i politici e la loro cattiva gestione dell’economia e della finanza del nostro Paese. Siamo arrabbiati soprattutto per quello che ci hanno rubato e che continuano a rubarci, affinché essi possano venire riscattati e continuare a rivestire le attuali posizioni, invece di essere incarcerati e rispondere con il proprio patrimonio personale all’immensa rovina creata a noi contribuenti. Siamo indiganti dei sindacati venduti che non rappresentano nessuno se non loro stessi ed i propri interessi, in combutta con la classe politica al potere […]. Ci vergogniamo dei giornalisti che si sono venduti al potere politico, comprati con il denaro della pubblicità istituzionale, che inseriscono nei loro mezzi di comunicazione, che seguono il dettato della classe politica per incanalare i sentimenti delle masse di cittadini ed influenzare l’opinione pubblica secondo gli interessi dei governanti. E cosa dire del comportamento di tutte delle compagnie statati di  elettricità, gas, telefonia, che cercano sempre un nuovo modo di imbrogliarci […]. […]. Infine che cosa dire d tutti gli impresari che ci mandano in cassa integrazione per assumere un immigrato senza documenti, che possono liberamente sottopagare e schiavizzare a piacimento, senza dover pagare niente allo Stato. […].

Noi consideriamo che l’attuale regime spagnolo non è una democrazia, sennò una dittatura partitocratica in cui un partito unico domina assolutamente tutta la società, incluso il potere legislativo, esecutivo e giudiziario, i mezzi di comunicazione ed i sindacati. […]. I partiti politici in Spagna si sono convertiti  in nient’altro che agenzie di collocamento, autentiche bande di delinquenti organizzati con assoluta libertà di derubare al cittadino. Come movimento di Democrazia Reale vogliamo:

  • liste elettorali aperte;
  • seconda votazione quando non sia raggiunga la maggioranza assoluta;
  • una giustizia indipendente dal potere politico;
  • un sistema fiscale eletto dal popolo e non dal governo;
  • elezioni primarie obbligatorie in tutti i partiti;
  • democrazia elettronica;
  • pubblicazione obbligatoria in Internet del destino di ogni singolo Euro del denaro pubblico speso da qualsiasi amministrazione dello Stato;
  • l'approvazione, attraverso referendum elettronico, da parte di tutti i cittadini, di qualsiasi aumento della spesa pubblica;
  • la possibilità che ogni circoscrizione elettorale possa ritirare la rappresentanza ad un  politico, senza dover aspettare le elezioni;
  • la proibizione che partiti politici, imprese e sindacati siano finanziati con denaro pubblico;
  • la proibizione di creare nuovi organismi ufficiali senza previa autorizzazione espressa dai cittadini  attraverso referendum elettronico;
  • che si proibisca occupare alcun incarico politico a quelle persone che non abbiano lavorato almeno dieci anni in settori alieni alla politica;
  • la soppressione di tutti gli stipendi vitalizi, privilegi e pensioni di cui oggi gode la classe parassitaria politica”.




Ricorda l’Italia, vero?

Italiani, lavoratori e disoccupati, prendiamo esempio e scendiamo in piazza: avete un minimo di consapevolezza dell’epoca storica in cui stiamo vivendo? Manifestare come a Madrid non vuol dire prendere posizioni politiche di destra, di centro o di sinistra: cercare una soluzione alla “crisi” va oltre qualsiasi partito od etichetta politica, la questione sono i diritti fondamentali di tutti noi cittadini, sono le nostre vite, il nostro lavoro, i nostri soldi ed il nostro diritto a vivere bene, non solo di sopravvivere.

Basta promesse, basta Silvio Berlusconi e basta sorrisi mediatici ed inviti a mantenere la calma, perché le cose non vanno bene in Italia, per niente.

Ricordatevi che non basta con lo stare contenti del proprio orto: la partecipazione collettiva, oltre che importante è necessaria, è in ballo la salute democratica dei diritti dei nostri figli. Affinché loro ed i nostri nipoti possano vivere come cittadini liberi in un Paese libero, sano e governato da una classe politica onesta e che si prodiga per il benessere collettivo, è necessario scendere in piazza oggi.

Anche noi italiani dobbiamo agire per trovare una soluzione alla fantomatica “crisi”, che è la più grande scusa attraverso la quale stiamo venendo trattati come mercanzia in mano a banchieri e politici, come dicono gli spagnoli.

mercoledì 18 maggio 2011

La terapia più efficace fra tutte: il Digiuno



Avevo sentito parlare degli effetti benefici e purificativi del digiuno, ma fino a quando non ebbi la possibilità di sperimentarlo personalmente, non avrei certo potuto credere a risultati a dir poco miracolosi.
Così diverso tempo fa mi ripromisi che, in caso di febbre, mi sarei messo a riposo, al caldo sotto le coperte, digiunando completamente e non toccando medicina di alcun genere. Così feci dunque nel momento in cui arrivò una febbre pre-invernale. Risultato? La temperatura corporea sfiorò i 40° per un paio di ore, e la completa guarigione arrivò dopo circa 24 ore dalla comparsa dei primi sintomi.
E per completa guarigione intendo riacquisto di piene forze ed energie, nessun sintomo di debolezza, mal di testa o alcunchè. Riassumendo quindi: guarigione rapida, efficace e senza alcuna conseguenza.
In quelle 24 ore di totale digiuno mi sentivo come se riuscissi ad ascoltare l'interno del mio corpo. Tutte le difese immunitare erano concentrate a combattere, con tutte lo loro risorse abbondantemente disponibili, l'infezione in corso. L'introduzione di cibo solitamente distoglie l'attenzione delle risorse immunitarie, facendo defluire parecchio sangue verso stomaco e intestino per la digestione. Questo non dovrebbe accadere durante una qualsiasi fase di guarigione. Inoltre è il corpo stesso che, in questi stati di emergenza, non reclama cibo, perchè naturalmente vuole solo "pensare" a guarire. E' per questo motivo che quando stiamo cercando di guarire da una malattia, solitamente, l'appetito cala in maniera del tutto naturale. Forzare l'introduzione di cibo in questo caso, risulta essere più dannoso che positivo, come di contro sostengono diversi esperti. Per approfondire l'argomento seguirà un interessante articolo di Marcello Pamio che ci spiegherà più nel dettaglio cosa succede nel nostro organismo durante un periodo di digiuno.


Il digiuno può salvarvi la vita
Marcello Pamio – 18 giugno 2009


Prima di spiegare cos’è il digiuno e perché è importante, è necessario comprendere cos’è la malattia.
A tal proposito e per completezza, vi invito a leggere l’articolo “La malattia: amica o nemica?” del dottor Sebastiano Magnano.
In estrema sintesi, dal punto di vista igienistico, il “sintomo” (ufficialmente chiamato “malattia”) è il tentativo ultimo della Natura, cioè dell’organismo, di eliminare tutte le tossine (alimentari, metaboliche, emozionali, ecc.) che hanno inquinato il corpo.


Il costante avvelenamento
Le tossine entrano nella circolazione sanguigna principalmente attraverso:
1)      Tossiemia esogena, cioè esterna, provocata da alimenti nocivi (combinazioni errate, fermentazioni, putrefazioni intestinali) o sostanze estranee all’organismo (microbi, batteri, ecc.)
2)      Tossiemia endogena, cioè interna, di origine cellulare per la ritenzione di metaboliti. In ogni momento i tessuti (cellule, ecc.) vengono distrutti nel processo chiamato “catabolismo”. Questi sono rifiuti tossici che devono essere espulsi quanto prima dal corpo.

L’avvelenamento, sia per opera di cibi tossici e/o combinazioni errate, sia nel caso dei tessuti distrutti, in un organismo sano, forte e in buona salute, viene ridotto ed eliminato dal sangue rapidamente. Quando invece l’energia nervosa non è sufficiente, il sistema di eliminazione non funziona correttamente provocando la ritenzione delle tossine e la costante intossicazione del sangue e dei tessuti. Nel momento in cui tale intossicazione supera una soglia di tolleranza, scatta immediatamente la malattia.


L’energia nervosa
Il troppo freddo o caldo, le preoccupazioni, i traumi, la digestione appesantita, gli sforzi mentali e fisici, la paura, gli eccessi emozionali, la rabbia, il non riposo, ecc. sono tutte condizioni che a lungo andare snervano l’essere umano e disperdono l’energia corporea.
Quando l’energia individuale si abbassa e raggiunge un certo livello (unico ed individuale per ogni persona), viene ritardata l’eliminazione delle tossine, dei rifiuti tossici, con conseguente deposito di scorie e tossine che causano autoavvelenamento.
La zona o l’organo dove avviene il maggior deposito di scorie dipende da persona a persona, dipende dalla costituzione, da eventuali predisposizioni (non certo genetiche, ma epigenetiche, quindi ambientali), dalla zona a “minor resistenza”, ecc.
Qualcuno potrà vedere interessate le articolazioni (artrosi, reumatismi, gotta, ecc.), qualcun altro un organo specifico (fegato --> cirrosi, polmoni --> polmonite, reni --> nefrite, stomaco --> gastrite, arterie --> ipertensione), ecc.


Malattia e sintomo
Nonostante queste differenze di locazione il concetto di malattia non cambia: si tratta sempre di una “eliminazione vicariante” operata dal corpo per espellere le tossine e diminuire la pericolosa saturazione tossica.
Sembrerà strano, ma tutti i fattori esterni a noi (freddo, caldo, microbi, virus, batteri, alimenti, ecc.) non possono causare di per sé la malattia, a meno che non provochino snervamento e indebolimento dell’energia vitale, la cui conseguenza è il ritardo nella espulsione delle tossine.
Se e solo se, il sangue si satura di tossine, interviene “l’eliminazione vicariante” detta malattia (o sintomo)!
Quindi in quest’ottica, la malattia altro non è che la Natura stessa che interviene di prepotenza, per liberare il carico tossico dal corpo, e segnalarci che siamo usciti dai binari di una vita sana e naturale.
Il nostro stile di vita globale (alimentazione, mondo dei sentimenti, mondo dei pensieri, le cose che diciamo e come le diciamo, ecc.) viene messo in discussione. Sta a noi comprenderlo e accettarlo, oppure possiamo sempre girare la testa dall’altra parte e prendere la medicina, il prodotto naturale, il farmaco omeopatico, ecc.
Tutte cose che nel bene (medicine naturali) e nel male (farmaci tossici) interferiscono con il meccanismo messo in atto dalla Natura.

STRESS AMBIENTALE – ABITUDINI QUOTIDIANE ERRATE

TRAUMI (FISICI-MENTALI-EMOZIONALI)

INDEBOLIMENTO

ELIMINAZIONE INSUFFICIENTE E RITENZIONE DI TOSSINE

TOSSIEMIA

MALATTIA
Irritazione > Infiammazione > Indurimento > Ulcerazione > Fungosità (cancro)

Qui sopra, dal diagramma codificato dal dottor J.H. Tilden (1851-1940) che esemplifica l’andamento della malattia, si può evincere che la malattia viene sempre dopo una tossiemia generalizzata, e la tossiemia viene sempre dopo un indebolimento energetico causato dallo stile di vita errato (alimenti tossici come le proteine animali, le combinazioni errate, una vita sregolata, poco riposo, ecc.)
Se tutto parte da un indebolimento generale e generalizzato, è logico che il riposo (mentale, fisico, emozionale) è basilare, e infatti in quest’ottica il digiuno è uno degli strumenti chiave.


Virus e batteri
Che ruolo hanno in tutto questo i batteri e virus? Sono esseri così tremendi da dover combattere con ogni strumento?
In questa visione, non sono certo da demonizzare, visto che il nostro corpo è praticamente colonizzato da miliardi di microrganismi, per non parlare dei virus (informazione ricoperta da una proteina) che sono all'ordine del giorno.
Nonostante quello che viene insegnato nelle scuole di medicina, i pericoli non arrivano dall'esterno se il corpo è sano e forte. Un qualsiasi organismo in perfetta salute "resiste" a qualsiasi "entità estranea", mentre un corpo malato, indebolito da pratiche debilitanti (stress, traumi, alimentazione, ecc.) soccombe a qualsiasi cosa.
I microbi sono dei saprofiti, vale a dire che si nutrono delle materie organiche morte o morenti. In questa maniera se i tessuti si trovano in uno stato tossiemico tale da necessitare una pulizia, allora agiscono positivamente in favore della salute.
Se i tessuti sono sani, ossigenati e nutriti correttamente, il corpo ha numerosi sistemi (pelle, mucose, secrezioni battericide, globuli bianchi, proteine, fegato, milza, linfociti, ecc.) per distruggere i microrganismi che accidentalmente arrivano dall'esterno (cibo, acqua, respirazione, ferite, ecc.).
I microrganismi interni, quindi, vengono "attivati" e/o "disattivati" dal nostro terreno biologico e fungono da veri e propri "spazzini" che aiutano a "pulire" il corpo in determinate situazioni patologiche. Gli antibiotici ("anti-bios" = contro la vita, contro la Natura) per esempio, distruggono tutte le forme di vita, impedendo ai microbi di lavorare e alla Guarigione di manifestarsi.


Cos’è il digiuno?
Diciamo subito che il digiuno non è una cura e nemmeno una terapia: è “semplicemente” il riposo fisiologico dell’organismo!
Parlare di “digiuno-terapia”, in termini odierni, non sarebbe molto corretto, a meno ché non s’intenda per terapia il complesso processo di autoguarigione (che però vedremo tra poco).


L’economica della Natura
La Natura si sa, non spreca nulla.
L’organismo umano normale è fornito di una scorta di materiali nutritivi messi da parte sotto forma di grasso, midollo osseo, glicogeno, estratti muscolari, latte, minerali, vitamine, ecc.
Sembrerà impossibile, ma un corpo in buona salute possiede immagazzinata una scorta nutritiva appropriata e sufficiente per superare giorni, settimane e anche alcuni mesi senza cibo.
Se non ci si alimenta, il corpo si avvale di queste riserve per nutrire i tessuti, e quando queste si esauriscono sopravviene il vero e proprio dimagrimento.
Nel sangue, linfa, ossa, specialmente nel midollo osseo, nel grasso, nel fegato e nelle altre ghiandole, persino nelle cellule vi sono riserve di proteine, grassi, zuccheri, minerali e vitamine da utilizzare nei momenti di scarsezza.
Quindi l’organismo a digiuno non verrà danneggiato dall’astinenza se e solo se le riserve saranno sufficienti a soddisfare i bisogni nutritivi dei tessuti e/o organi primari (cervello, polmoni, cuore, sistema nervoso, ecc.).

Per esempio, il glicogeno (amido animale), immagazzinato nel fegato, a bisogno viene trasformato in zucchero e distribuito ai tessuti a seconda le necessità.
Migliaia di esperimenti su persone hanno stabilito che durante il digiuno i tessuti si consumano in ordine inverso alla loro importanza: il grasso è il primo tessuto a scomparire (scompare il grasso dai muscoli, ma il muscolo mantiene la sua integrità ed una forza sorprendente).
Certamente l’organismo a digiuno cala di peso, ma tale perdita, anche se per un periodo prolungato, coinvolge le riserve e non i tessuti organici.
Infine, la perdita di peso varia a seconda del carattere e della qualità dei tessuti, dell’attività fisica ed emotiva svolta, della temperatura esterna, ecc.
Gli stress emotivi, l’attività fisica, il freddo e i tessuti scadenti accelerano il processo del calo di peso.
La regola importante è “in salute o in malattia, mai forzare del cibo nello stomaco”


Nelle malattie acute
Nelle malattie acute (infiammazioni, dolori, febbre, ecc.) la fame non si presenta perché le energie devono essere indirizzate verso altre direzioni piuttosto che “sprecate” per la digestione.
L’energia viene deviata dagli organi digestivi verso il lavoro più urgente, e anche il sangue fa la stessa cosa: viene dirottato verso quelle zone che ne richiedono in quantità.
Vi è assenza di succhi gastrici e le pareti del sistema digestivo secernono muco in quantità; i movimenti muscolari dello stomaco vengono sospesi e viene quindi meno la capacità di digerire il cibo.
Non si deve mangiare durante una crisi acuta, sia perché non si digerirebbe correttamente provocando fermentazioni e/o putrefazioni, ma anche perché il digiuno allevia il dolore e alleggerisce il carico di organi come reni e cuore.
Negli stati febbrili, i medici napoletani di 150 anni fa, facevano digiunare! Oggi? Il medico prescrive tachipirina, novalgina, aspirina, e altri veleni tossici per l’organismo.
Saltare qualche pasto, quando si presentano i primi sintomi, spesso è sufficiente a prevenire lo sviluppo di malattie più serie.


Nelle malattie croniche
Nelle malattie croniche una persona tende a credere di aver fame, ma le sue sensazioni sono solo irritazioni del tratto digestivo. Questi sintomi scompaiono quando si digiuna.
Durante il digiuno si accelerano i processi escretori che liberano velocemente il corpo dalle scorie e tossine che sono causa del disturbo
Nell’anemia e nel diabete, non si può intraprendere il digiuno da soli, ma serve la guida di un esperto igienista


Quattro buone ragioni per digiunare

1- Dimagrimento. Il digiuno è la strada più veloce, sicura ed efficiente per dimagrire.

2- Compensazione fisiologica. Quando si deve digerire un cibo una grande quantità di sangue deve affluire agli organi digestivi e l’organismo conseguentemente tende ad essere pigro, ad addormentarsi. Se si svolge un lavoro pesante, il processo digestivo è praticamente sospeso. Digiunare, conservando le energie digestive, permette di deviarle verso altri canali e quindi di svolgere altri lavori.

3- Riposo fisiologico. Il digiuno permette il riposo del sistema digestivo, ghiandolare, circolatorio, respiratorio, nervoso. Più cibo viene ingerito, maggiore è il lavoro che deve essere svolto dagli organi che formano tali sistemi; in presenza di un digiuno questi organi si riposano. Le ghiandole della bocca e dello stomaco, il tubo digestivo, il fegato e il pancreas non devono lavorare. Il cuore, le arterie si alleggeriscono e riposano. Le ghiandole, all’infuori di quelle che scernono succhi digestivi, riducono la loro attività secretrice. La respirazione rallenta e il sistema nervoso lavora di meno.

4- Eliminazione. Il dottor J. H. Tilden: “Dopo 55 anni trascorsi nel selvaggio mondo delle terapie mediche, sono costretto a dichiarare, senza paura di essere smentito, che il digiuno rappresenta l’unico evacuatore terapeutico sicuro per l’uomo

Il dottor Felix L. Oswald: “Il digiuno rappresenta il migliore sistema rinnovatore. Tre giorni di digiuno all’anno purificano il sangue ed eliminano i veleni più efficacemente di cento bottiglie di soluzioni purgative”.
Non esiste niente altro che al pari del digiuno che sia in grado di aumentare l’eliminazione delle sostanze di rifiuto dal sangue e dai tessuti.
Le secrezioni represse o i rifiuti trattenuti vengono espulsi dall’organismo ed il sistema risulta purificato. Servono pochi giorni per liberare il sangue e la linfa dalle tossine, ma il digiuno prosegue nella sua azione e provoca l’espulsione delle tossine che da molto tempo erano depositate nei tessuti meno importanti (grasso, organi, ecc.)
Il digiuno costringe il corpo a consumare (autolisi) tutti i tessuti superflui e le scorte nutritive utilizzandole per sostenere i tessuti principali. In questo senso le tossine immesse in circolazione potranno essere espulse dagli organi escretori.


L’escrezione
L’escrezione è una delle funzioni fondamentali della vita ed è essenziale per l’esistenza stessa. L’organismo per mantenersi in vita deve: ASSIMILARE, CRESCERE, ESCRETARE
Abbiamo visto prima che vi è un continuo sforzo da parte dell’organismo di espellere le tossine accumulate, i rifiuti organici e inorganici (metabolismo: anabolismo e catabolismo).
Tutto quello che il corpo non può utilizzare come cibo deve essere espulso dal corpo.
Le energie dell’uomo sono divise sempre tra ASSIMILAZIONE ed ELIMINAZIONE.
Durante il digiuno (sospensione dell’alimentazione) l’eliminazione degli scarti, delle tossine raggiunge livelli unici.
Il riposo da solo aumenta l’eliminazione, anche se non agli stessi livelli.

Tutto ciò che diminuisce il lavoro dell’organismo aumenta quello dell’eliminazione

 
Forza ed energia durante il digiuno
Per quanto paradossale possa apparire, le persone deboli traggono i maggiori benefici da periodi di astinenza dal cibo, anche perché, la debolezza di solito, non è dovuta a mancanza di cibo ma ad una condizione di intossicazione dell’organismo e da una cattiva assimilazione.


Il digiuno può curare?
Il termine “cura” deriva dal latino che significava “attenzione”, “cautela”.
Oggi ovviamente ha un altro significato.
Il digiuno non “cura” nulla: è un periodo di riposo fisiologico, l’interruzione di ogni fatica.
Il riposo fornisce all’organismo l’opportunità di fare da solo quello che non riesce a fare in completa attività.

Solo quando le cause vengono eliminate e/o bloccate, il corpo, DA SOLO, può iniziare a guarire. Rimuovere le cause NON significa guarire, significa rendere possibile che i processi ristoratori, rigeneratori, perfezionino il loro operato.
Questo operato si chiama AUTOGUARIGIONE
Guarire, a differenza di curare, è un processo biologico, NON è un’arte.
Un chirurgo può cucire una ferita ma non può guarirla, può mettere insieme le estremità di un osso rotto ma non può unire o saldare le due parti. SOLO l’organismo può fare questo.

Guarire è un processo naturale

Ogni GUARIGIONE è in realtà solo AUTOGUARIGIONE e per tanto il digiuno non è una cura.
In quanto riposo fisiologico, il digiuno permette all’organismo di autoguarirsi, fornendo al corpo l’opportunità di lavorare con meno sforzi.


Alcune cosa da sapere nel digiuno
1- Quando si inizia a digiunare quasi inevitabilmente si presentano sviluppi fisici che non devono allarmare: lingua bianca, bocca e alito cattivo, denti impastati, mal di testa, ecc.
Sono tutte condizioni che rappresentano il processo purificatore. Appena il corpo scarica il suo fardello tossico, inizia il processo di purificazione della lingua, prima la punta e poi sui lati e alla fine bocca e lingua puliti.
2- L’urina può diventare scura, quasi nera, dall’odore forte, anche se si beve solo acqua. Indice del lavoro renale di eliminazione.
3- La perdita di peso è dovuta all’utilizzazione delle riserve organiche
4- La debolezza è dovuta all’inattività funzionale. Si è molto rilassati, il cuore e la respirazione rallenta, la circolazione si calma. La debolezza iniziale è dovuta all’assenza della “solita stimolazione”: caffè, ecc.
5- L’aspetto più noioso forse è rappresentato da nausee e vomito, che però sono importanti crisi purificatorie.
6- Il riposo (fisico e mentale) è fondamentale.
7- L’esercizio fisico all’aria aperta moderato è molto importante
8- Il raffreddamento inibisce l’eliminazione, per cui bisogna stare al caldo.
9- Bere acqua fresca pura, non fredda.
10- I bagni di sole sono un fattore nutritivo di grande aiuto nel digiuno, basta non abusarne.
11- Niente purganti durante il digiuno


L’interruzione del digiuno
Il momento ideale per interrompere il digiuno è quando si manifesta il ritorno della fame.
La lingua è pulita e l’alito è sano.
L’interruzione e la ripresa alimentare è fondamentale per non vanificare il tutto.
Si può riprendere mangiando cibi leggeri come frutta e verdure. Tre pasti al giorno, semplici e non ricchi, formati da cibi freschi.



Bibliografia:
"Il digiuno può salvarvi la vita", dottor Herbert Shelton, ed. Manca
"La Tossiemia causa primaria di malattia" dottor J.H. Tilden, ed. Manca 
"Tossiemia e la disintossicazione" di Emanuele Dimauro, tratto da "Igiene Naturale e Salute", nr.78-79-80, aprile 2009

Metodo Gerson: come il nostro corpo può vincere il cancro



Negli ultimi 8 mesi la mia attenzione si è focalizzata su tutte le possibili interazioni che esistono fra salute e alimentazione, non tralasciando le interferenze che i farmaci hanno sulla corretta funzionalità del nostro efficientissimo sistema immunitario.
Sulla base di queste attente osservazioni, sono giunto alla conclusione che una dieta vegana, tendenzialmente crudista (quindi assenza di carne, uova, latte e derivati) sia fondamentale per mantenere costantemente in perfetta efficienza tutte le funzionalità del nostro organismo.
Quindi anche i sistemi di difesa risultano essere sempre "pronti" a qualsiasi attacco, sia esso proveniente da virus, batteri, funghi o cellule "anomale". Sarà anche per questo motivo che non sono più soggetto a febbre, raffreddore, o qualsiasi altro malanno proprio da quando ho iniziato questo nuovo regime alimentare. Non solo, le energie sembrano essersi moltiplicate, le ore operative del giorno sembrano molto più fruttuose e durante la notte riesco a dormire di un sonno pieno ed appagante.
La cosa che più mi allieta è che negli ultimi giorni sono riuscito anche a trovare diversi riscontri in alcune ricerche di illustri medici sulla lotta per il cancro, che basano le loro teorie (ed anche sperimentazioni) avvalendosi proprio di un radicale cambiamento del regime alimentare. Uno di questi pilastri della medicina a cui alludo fu proprio il dottor Max Gerson. Vi sottopongo quindi un articolo molto interessante che vi aprirà nuovi orizzonti relativamente alla conoscenza di questa temutissima e oggi spesso mortale malattia.


La Medicina del dottor MAX  GERSON
Una "storia mozzafiato" firmata da Giuliano Dego
 
Un medico tedesco durante la 2° guerra mondiale, scopre una potente terapia antitumorale non farmacologica, la terapia che e' stata successivamente convalidata negli anni Novanta pur continuando ed essere ignorata dalla medicina ufficiale.
Questa e' una lunga storia legata alla controversa questione delle terapie "dolci" alternative.
La terapia del dottor Max Gerson, boicottata per decenni, è stata convalidata per tre volte negli anni '90: dall'università di Graz, da quel Karol Sikora che aveva guidato l'équipe internazionale di controllo sul metodo Di Bella, e dall'istituto di patologia delle Forze Armate Americane.
Oggi ha aperto un Centro ove viene applicata la sua teoria sui pazienti che prenotano le sue cure, in Messico a 40 km dalla frontiera USA, paese ove risiede il suo ufficio di pubbliche relazioni a San Diego, CAL., dato che
negli USA e' impossibile operare sui pazienti con Protocolli al di fuori da quelli ufficiali, i quali sono dettati dettati dalle case farmaceutiche...
Chi è stato il dottor Max ?
«Un medico ebreo tedesco che ha perso 57 familiari nelle camere a gas naziste ed è morto esule a New York nel 1959. Un suo paziente, il premio Nobel Schweitzer, l'aveva definito "uno dei geni della medicina"».
Cosa ha fatto ?
«Ha ottenuto risultati straordinari nella cura delle malattie degenerative. Oltre a Schweitzer, alla moglie e alla figlia di questi e a moltissimi altri pazienti, ha guarito attraverso la sua terapia biologica e non tossica il cancelliere Dollfuss, Marlene Dietrich, Giorgio V d'Inghilterra, Antony Quinn. Gerson sosteneva, profeticamente, che bisogna tornare al cibo biologico per evitare un secondo olocausto dovuto al cancro».
Racconta il sig. Dego, è uno dei tanti soggetti guariti...
«La terapia Gerson mi ha curato da una grave malattia degenerativa, e mi sono sentito in dovere di raccontare la mia storia, oltre a tante altre più sconvolgenti. Ho documentato tutto, a partire dalle grotte sotterranee della Westfalia, tra pazienti del dottor Max braccati dalla Gestapo, amori disperati e umanissime avventure. Il libro da me scritto, dà anche una rappresentazione realistica dell'intero secolo, dalla Belle Epoque ai nostri giorni».
vedi anche
Cancro e Medicina Naturale
  +  Protocollo della Salute
>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>

Il rosso oceano interno
. Il Metodo Gerson - vedi: Acqua del Corpo
Questo intervento è tratto dalla conferenza dell’autore alla Cancer Control Society (capitolo giapponese) del 25-26 luglio 2009.
In esso spicca con chiarezza l’importanza di mantenere il sangue su un pH soglia ottimale alla sua stessa buona ossigenazione ed a quella dell’organismo. Una cellula carente di ossigeno non è più in grado di differenziarsi iniziando il cammino della ”indifferenziazione” o cancerosi.
Nel 1924, Otto Warburg (che in seguito sarebbe stato proposto due volte come candidato al Premio Nobel) fece l’interessante osservazione che le origini del cancro potevano farsi risalire alla ridotta capacità del torrente sanguigno di trasportare ossigeno. Senza ossigeno, le cellule perdono rapidamente ogni possibilità di sopravvivenza. Come reagiscono ?
Chiaramente, non è che il sangue smetta improvvisamente di trasportare ossigeno; piuttosto, la perdita della capacità di trasportare ossigeno è un processo graduale e non necessariamente continuo, a causa del quale gli effetti nocivi della privazione di ossigeno aumentano progressivamente.
Prenderemo inoltre in esame l’idea di Warburg (apparentemente sbagliata) secondo cui il deterioramento della capacità di trasportare ossigeno da parte del sangue, una volta cominciato, non può essere invertito.
La capacità del nostro corpo di mantenere un buono stato funzionale dipende da molte sue proprietà chimiche, elettriche e fisiche.
I globuli rossi
Il torrente sanguigno è il nostro “oceano” interno, il liquido che rifornisce ogni cellula dell’ossigeno e dei nutrienti necessari per sopravvivere, portando via, allo stesso tempo, i prodotti di scarto, in modo che il metabolismo non sia ostacolato o contaminato dalle tossine a cui siamo soggetti per il semplice fatto che viviamo in un ambiente imperfetto.
Le strutture che permettono al nostro sangue di trasportare ossigeno sono i globuli rossi, piccoli emisferi vuoti che assorbono ossigeno alla superficie e sono abbastanza piccoli e flessibili da riuscire a insinuarsi nei minuscoli capillari che li trasportano nei punti più distanti del sistema circolatorio. Tutti i globuli devono galleggiare nel siero separati dagli altri globuli, altrimenti possono “coagularsi” e perdere la loro indispensabile flessibilità (per non parlare del fatto che diminuirebbe la superficie utile per trasportare ossigeno).
Ogni globulo rosso trasporta in superficie una certa quantità di elettroni, i quali gli conferiscono una carica negativa.
Il pH del sangue dovrebbe essere leggermente al di sopra di 7.0, il pH dell’acqua neutra; al di sotto di 7.0 siamo in ambiente acido, al di sopra in ambiente alcalino. Un pH leggermente alcalino, tra 7.35 e 7.40, è considerato ottimale per il sangue.
I nostri processi fisiologici sono sensibilissimi a ogni minima variazione del pH, e il mantenimento dei valori corretti è definito “omeostasi”. Se uno solo dei valori ideali (concentrazione chimica, acidità, viscosità, temperatura, volume, etc.) varia anche di pochissimo, la nostra sopravvivenza è a rischio.
Se il pH del torrente sanguigno scende sotto 7.0, il sangue “diventa acido” e gli elettroni che allontanano i globuli gli uni dagli altri vengono meno.
Senza ossigeno
Sorge la domanda: "Cosa accade alle cellule del corpo quando non ricevono più ossigeno ?".
In molti casi, le cellule prive di ossigeno per lunghi periodi semplicemente muoiono. Decomponendosi, creano ancora più acidità, facendo scendere ulteriormente il pH. Alcune cellule, invece, per sopravvivere “cambiano marcia” e passano a uno stato in cui non hanno bisogno di ossigeno per creare energia.
Lo stato sano e normale della cellula è quello del metabolismo “ossidativo”, in cui l’ossigeno e i nutrienti vengono utilizzati per creare energia (ATP) e sopravvivere, funzionare e riprodursi. Altrimenti lo stato privo di ossigeno a cui passano, detto “fermentativo”, sottende, per creare energia, il processo molto meno efficiente della glicolisi. In tale stato, anziché produrre energia, acqua e anidride carbonica, le cellule producono quantità minime di energia e acido lattico, il quale diminuisce ulteriormente il pH circostante.
Poiché producono molta meno energia che nello stato ossidativo (solo circa il 7%), le cellule in stato fermentativo possono soltanto scindersi e crescere, scindersi e crescere, anziché contribuire all’efficienza del corpo. Esse non sono più cellule “differenziate” dei muscoli, dei nervi, delle ossa o dei grassi, con un’utile funzione all’interno del corpo; sono diventate cellule “indifferenziate” o cancerogene. È importante capire che le cellule cancerogene non sono nemici che vengono dall’esterno.
Esse rappresentano il tentativo disperato da parte di alcune cellule di sopravvivere anche quando non ricevono abbastanza ossigeno per un metabolismo sano.
Dire che stiamo “combattendo il cancro”, quindi, rappresenta un fraintendimento totale: il “cancro” è solo il tentativo disperato delle nostre cellule di restare vive !
Combattere contro di esse, in realtà, vuol dire combattere contro noi stessi.
Acqua salata
Molti libri e documenti che abbiamo consultato per studiare questo fenomeno affermano senza ombra di dubbio che il cancro non può sopravvivere in ambiente alcalino. Provate a immaginare cosa accade a un pesce sano di acqua salata se viene improvvisamente messo tra le chiare, fresche acque di un lago: i suoi organi interni, perfettamente funzionanti nell’acqua salata, nel nuovo ambiente si deteriorano e muoiono.
La stessa cosa accade alle cellule cancerogene quando l’ambiente acido in cui prosperano diventa alcalino. Dunque, mantenere il nostro ambiente interno a un pH ottimale di 7.35 dovrebbe prevenire il cancro, e persino invertirlo !
La chiave per prevenire il cancro sta nel non lasciare mai che il pH del corpo scenda al di sotto di 7.35, se possibile.
Ci sono cibi e cibi
Ora dobbiamo tornare al punto di partenza e scoprire perché i sistemi corporei non sono riusciti a espletare la loro funzione principale. 
Scopriamo che i cibi che mangiamo, le scelte alimentari che compiamo più volte al giorno, hanno effetti notevoli sull’equilibrio acido/base del nostro torrente sanguigno.
Ci sono cibi che creano e mantengono un sano ambiente alcalino, incoraggiando la circolazione dell’ossigeno nel nostro sangue, mentre altri creano e rafforzano un pericoloso ambiente acido.
Questi non sono necessariamente cibi che risultano acidi o alcalini al gusto o alla misurazione, nella loro forma naturale: i limoni, per esempio, nonostante la loro acidità, quando vengono metabolizzati (digeriti), creano alcali nel nostro corpo.
È la natura chimica del residuo (le “ceneri”) rimanente dopo che l’alimento è stato metabolizzato a determinare se un alimento crea alcalinità o acidità.
Quando mangiamo prodotti vegetali, in genere, le ceneri rimanenti dopo che il nostro corpo “brucia” il carburante creano condizioni alcaline. All’altro estremo, quando consumiamo e metabolizziamo prodotti animali – per esempio pollo, pesce, bistecca, maiale, uova e latte (proteine animali) – le ceneri restanti tendono a creare acidità, a causa dell’elevato contenuto fosforico degli alimenti. Il fosforo delle ceneri si combina con l’acqua del nostro corpo, creando acido fosforico.
Se mangiamo sempre alimenti che creano acidità, senza bilanciarli con alimenti che creano alcali, costruiremo e manterremo per le nostre cellule un ambiente acido, quindi anaerobico (privo di ossigeno).
Questa condizione, come ha fatto notare Warburg, favorisce il cancro. Possiamo vedere i risultati della succitata sequenza nello stato di salute della popolazione degli Stati Uniti, dove il consumo di carne e di alimenti animali è maggiore che nel resto del mondo: l’incidenza dei tumori, negli Stati Uniti, è oggi di una persona ogni 2.3, e aumenta sempre di più.
T. Colin Campbell, PhD, il più insigne nutrizionista degli Stati Uniti (e forse del mondo intero) ha analizzato i rapporti tra proteine animali e cancro in uno studio condotto nelle Filippine.
In certi casi, riducendo l’assunzione di proteine animali, la crescita del tumore s’invertì.
Un genio della medicina
Il dottor Max Gerson, il famoso medico tedesco definito dal suo amico premio Nobel Albert Schweitzer “Uno dei più importanti geni della Medicina mai esistiti”, scoprì che facendo seguire ai pazienti una dieta strettamente vegetariana, eliminando dall’ambiente tutti i fattori noti come cancerogeni e “inondando” il corpo di nutrienti vegetali bio-disponibili, essi rispondevano in modo molto positivo dopo appena una settimana o meno !
La circolazione migliorava, il trasporto dell’ossigeno era ripristinato e il sistema immunitario tornava ai compiti che gli erano propri, ovvero: proteggere il corpo dalle infezioni e dalle cellule anomale, e ricostruire le strutture danneggiate.
Si tenga presente, per favore, che uno degli importanti effetti di una dieta strettamente vegetariana è il rapido ripristino del giusto livello di pH nel sangue, e quindi della sua capacità di trasportare ossigeno, o ciò che Warburg riteneva impossibile !
Dopo un anno e mezzo, due, la terapia dietetica di Gerson, unita a una potente disintossicazione del fegato, può invertire e riparare i danni provocati da una vita di scelte nutrizionali inadeguate, invertire un tumore avanzato, ricostruire i sistemi di organi danneggiati e ripristinare una salute duratura.
Per esempio, uno dei pazienti del dottor Gerson, William Schickel, cominciò la terapia Gerson all’età di 32 anni, mentre stava morendo per un linfoma avanzato e incurabile. Guarito, ha avuto una lunga vita produttiva ed è morto solo qualche mese fa, a quasi novant’anni.
Ebbene, la Terapia Gerson è chiaramente molto di più che un insieme composto da dieta vegetariana, succhi e clisteri disintossicanti al caffè.
Nel mondo di oggi il cancro è diventato molto diffuso a causa del modo in cui mangiamo; degli inquinanti chimici che immettiamo continuamente nell’aria, nell’acqua e nel cibo; del fatto che le piante crescono su suoli carenti, con fertilizzanti artificiali e pesticidi velenosi; dei farmaci tossici che prendiamo su prescrizione o agli angoli della strada; della mancanza di informazioni da parte delle istituzioni mediche, farmaceutiche, agricole e scientifiche sugli effetti nocivi delle loro pratiche redditizie, ma tossiche e dannose.
Da quasi 100 anni, benché vi siano stati investiti centinaia di miliardi di dollari, la “ricerca” sul cancro ha accuratamente evitato di prendere in considerazione l’opera di Gerson e Warburg, che già da molto tempo l’avrebbe condotta a una cura efficace del cancro.
È sufficiente considerare ciò per concludere che gli interessi commerciali delle agenzie mediche, farmaceutiche e governative non hanno nulla a che fare con la cura della malattia cronica, poiché nessuno si può arricchire raccomandando una dieta sana.
Sta ai singoli individui riscoprire da soli l’opera di chi ha svelato, nel corso dei secoli, i segreti della salute e della guarigione.
I clisteri per sostenere il fegato
Uno degli elementi più importanti della Terapia Gerson sono i clisteri disintossicanti al caffè. Quando il corpo riceve una grande quantità di nutrienti, attraverso 13 succhi di frutta e verdure al giorno, appena spremuti, e tre abbondanti pasti vegetariani, l’ambiente interno del corpo diventa alcalino. Non solo le tossine accumulatesi tutta la vita all’interno delle cellule fuoriescono, ma le cellule maligne cominciano a morire.
I residui di questi due processi devono essere trasportati dal torrente sanguigno, condotti al fegato e filtrati per essere espulsi. Ma il fegato di un malato di cancro è già molto compromesso e potrebbe essere sopraffatto dal carico addizionale di tossine e cellule cancerogene morte. Senza un adeguato supporto per espellere le tossine dal fegato, il paziente potrebbe cadere in coma epatico (del fegato) e persino morire.
Nei primi stadi della terapia Gerson anticancro, sono necessari fino a cinque o più clisteri quotidiani di caffè, per favorire il deflusso delle numerose tossine dal fegato e dal tratto intestinale.
Attenzione, per favore: il clistere di caffè non è finalizzato a svuotare il colon; il suo preciso compito è quello di far defluire le tossine dal fegato. È anche un potente analgesico, in quanto la tossicità è la causa fondamentale praticamente di ogni dolore cronico.
Questo articolo e' stato scritto da Howard Straus, nipote del Dottor Max Gerson, che si è laureato al Massachusetts Institute of Technology (MIT), e attualmente vive a Carmel, in California. Da 20 anni si impegna per la terapia Gerson, come uno dei direttori del Gerson Institute, redattore capo del Notiziario Gerson Healing Newletter, Presidente del Cancer Research Wellness Institute e come editore di numerosi volumi e opuscoli sulla Terapia Gerson.
Ha negoziato la pubblicazione in 9 lingue del volume Healing the Gerson Way (Guarire con il Metodo Gerson, pubblicato in Italia dalla Macro Edizioni nel 2009) ed è l’autore di una biografia di suo nonno: Dr. Max Gerson: Healing the Hopeless, tradotto anche in tedesco. Howard Straus ha tenuto conferenze in Tailandia, Malesia, Singapore, Giappone, Canada e in molte località negli Stati Uniti, ed è spesso ospite su programmi radiofonici che trattano il tema del benessere. E’ apparso sulla TV nazionale in Singapore e Colombia.
By Dottor Howard Straus  
Tratto da “Scienza & Conoscenza” - Anno 9, I° trimestre 2010

In questa sequenza video viene descritta l'epopea del dott. Gerson.


Le teorie del dott. Gerson, trovano valida conferma nelle ultime scoperte scientifiche in campo nutrizionistico.
Per un interessante approfondimento vi invito a visionare alcuni post precedentemente pubblicati:

Ci sono inoltre altre cure che si basano su principi molto simili a quelli esposti da Gerson che vale la pena di citare. Uno di questi è il metodo Hamer (Nuova Medicina Germanica), al quale si è affidato la Brigliadori per guarire da un cancro per il quale le avevano diagnosticato 6 mesi di vita (come potete leggere da questa intervista), l'altro invece è il metodo Simoncini.
Potrete avere un quadro completo su come operano le terapie dei su citati ricercatori, visualizzando i video, fino alla fine, del mio precedente post:

Gerson, Hamer, Simoncini. Onesti ricercatori indipendenti, che si sono battuti con tutte le loro forze, in difesa delle loro cure "naturali" e quindi non brevettabili per trarne profitto, per non essere sopraffati dal corrotto sistema delle case farmaceutiche, le quali fanno delle nostre malattie un business di successo, brevettando continuamente farmaci artificiali e denigrando l'importanza di una sana alimentazione nel dire basta, definitivamente, alla stragrande maggioranza delle malattie che colpisono quotidianamente milioni di persone.

martedì 17 maggio 2011

Cosa ci si dovrà aspettare da Fukushima dopo l'esperienza di Chernobyl?


Dopo il famoso incidente nucleare giapponese, qualche settimana di "niente panico", "la situazione è sotto controllo", "il cibo non è contaminato", "non ci saranno gravi ripercussioni", e poi silenzio, silenzio tombale direi.
Ma cosa succede a Fukushima e dintorni? Ma soprattutto cosa succederà dall'altra parte del mondo, in Italia ad esempio?
Il seguente articolo avanza possibili teorie basate sulla nota esperienza di Chernobyl, e da 25 anni di studi, condotti da diversi esperti, su tale catastrofe. E' bene informarsi, per sapere se, come e quanto le nostre vite e quelle dei nostri figli saranno coinvolte dall'incidente nucleare più grave della storia dell'umanità.


Articolo del 05/04/2011 a cura di Eduardo Capuano


1) La contaminazione radioattiva del disastro di Chernobyl si diffuse in oltre il 40% dell’Europa.

2) Quasi 5 milioni di persone vivono ancora con pericolosi livelli di radioattività.

3) La maggior parte dei radionuclidi di Chernobyl (oltre il 57%) è ricaduto al di fuori dell’ex Unione sovietica e ha causato una notevole contaminazione radioattiva su una vasta area del mondo, praticamente in tutto l’emisfero settentrionale.

4) I livelli di contaminazione radioattiva nei primi giorni e settimane dopo la catastrofe “sono state migliaia di volte superiori a quelli registrati 2 o 3 anni più tardi.

5) Quando il reattore esplose, espulse non solo i gas e gli aerosol, ma anche particelle di combustibile U fusi insieme con altri nucleotidi. Quando assorbiti dal corpo (con l’acqua, il cibo o l’aria inalata), tali particelle generano alte dosi di radiazioni, anche se un individuo è lontano dalla zona di contaminazione.

6) Infine, l’impatto delle 2400 tonnellate (alcuni autori stimano 6.720 tonnellate) di piombo scaricate dagli elicotteri sul reattore per spegnere l’incendio non sono state adeguatamente calcolata. Una parte significativa di questo piombo è stato rilasciato nell’atmosfera a causa della sua fusione, dell’ebollizione e della sublimazione nel reattore in fiamme.

7) In Galles, una delle regioni più pesantemente contaminate dal fallout di Chernobyl, venne notato che il peso alla nascita dei bambini, tra il 1986 e il 1987, fù estremamente basso (inferiore ai 1500 g).

8)I bambini provenienti dalle zone contaminate della Bielorussia hanno l’epitelio del tratto digestivo caratteristico dell’età senile (Nesterenko, 1996; ebeshko et al, 2006).

9) L’età biologica degli abitanti dei territori contaminati dalle radiazioni dell’Ucraina supera la loro età da calendario di 7 – 9 anni (Mezhzherin, 1996)

10) Gli effetti avversi a seguito delle radiazioni di Chernobyl sono stati trovati in ogni gruppo studiato. Il danno cerebrale è stato trovato negli individui esposti direttamente … la cataratta precoce, anomalie ai denti e alla bocca, e malattie del sangue, ai linfonodi, al cuore, ai polmoni, al tratto gastrointestinale, urologico, alle ossa, alla pelle indipendentemente dall’età. Le disfunzioni endocrine, in particolare i problemi alla tiroide, sono molto più comuni di quanto ci si aspetti, con circa 1.000 casi di disfunzione tiroidea per ogni caso di cancro della tiroide, un aumento marcato dopo la catastrofe. Ci sono alterazioni genetiche e difetti di nascita in particolare nei bambini nati nelle zone ad elevata contaminazione.

11) Malattie del sangue e del sistema linfatico per bambini e adulti, le malattie del sangue e del sistema circolatorio e linfatico sono tra le conseguenze più diffuse della contaminazione radioattiva di Chernobyl.

12) L’incidenza delle malattie del sangue e degli organi ematopoietici è stato di 3,8 volte superiore tra gli sfollati nove anni dopo la catastrofe.

13) Le malattie del sangue e del sistema circolatorio per le persone che vivono nei territori contaminati (Ucraina) è aumentato di 11-15 volte per i primi 12 anni dopo la catastrofe (1988-1999 Prysyazhnyuk et al 2002).

14) L’incidenza di emorragie nei neonati contaminati a Chechersky nel distretto di Gomel (Bielorussia) è più che raddoppiato rispetto a prima della catastrofe (Kulakov et al, 1997).

15) Nel periodo di osservazione 1992-1997, c’è stato un aumento del 22,1% di incidenza delle malattie cardiovascolari fatali rispetto al 2,5% riscontrato nella resto della popolazione (Bielorussia) (Pflugbeil et al, 2006). 

16) Ci sono state variazioni nelle strutture genetiche, nelle cellule riproduttive e in quelle somatiche che definiscono e determinano l’insorgenza di molte malattie. Le radiazioni ionizzanti causano danni alle strutture ereditarie. L’enorme dose di radiazioni rilasciate dalla catastrofe di Chernobyl (127-150.000.000 persone / rad) ha determinato gravi danni che si estenderanno anche alle prossime generazioni, provocando cambiamenti nelle strutture genetiche e vari tipi di mutazioni: le mutazioni geniche (variazione del numero dei cromosomi), le mutazioni cromosomiche (danni alla struttura dei cromosomi – traslocazioni, delezioni, inserzioni e le inversioni) e altre piccole mutazioni.

17) Nel 1991 in Norvegia, venne registrato un aumento di 10 volte il numero di aberrazioni cromosomiche in 56 adulti rispetto ai controlli (Brogger et al, 1996, Feuerhake Schmitz, 2006).

18) Nel 1987 in Austria, tra i 17 adulti esaminati ci fù un aumento di 4-6 volte il numero di aberrazioni cromosomiche.

19) Raddoppiò la sindrome di Down a Lothian, in Scozia uno dei territori contaminati da Chernobyl (Ramsey et al, 1991).

20) In Norvegia, la cataratta nei neonati si verificò con incidenza raddoppiata, 1 anno dopo la catastrofe (Irgens et al, 1991).

21) I difetti al tubo neurale, in Turchia, aumentarono di 2 - 5 volte dopo la catastrofe (Hoffman, 2001; Schmitz-Feuerhake, 2006).

22) La previsione più recente delle agenzie internazionali calcola che ci sarebbero stati tra i 9000 e i 28.000 cancri mortali tra il 1986 e il 2056, ovviamente sottovalutando i fattori di rischio e le dosi collettive. Sulla base delle dosi dei radioisotopi I-131 e Cs 137 a cui le popolazioni sono state esposte e grazie ad un confronto tra la mortalità da cancro nei territori fortemente colpiti e meno, pre e post Chenobyl, se ne può trarre una cifra più realistica che si aggira attorno ai 212.000 – 245.000 in Europa e 19.000 nel resto del mondo.


23) Più di 1000 morti per cancro nella provincia di Norland in Svezia, tra il 1986 e il 1999, sono stati attribuiti al fallout di Chernobyl (Abdelrahman, 2007).

24) Dopo 20 anni, l’incidenza di cancro alla tiroide tra le persone sotto i 18 anni, al momento della catastrofe, è magiore di oltre 200 volte (National bielorusso Report, 2006).

25) Nelle province di Marne-Ardenne (Francia), l’incidenza del cancro è aumentata del 360% nelle donne, negli uomini del 500% tra il 1975 e il 2005 (Cherie-Challine et al, 2006).

26) Dal 1985-1989 al 1990-1992 in Connecticut, Stati Uniti, i tassi di cancro alla tiroide in tutte le età è aumentato del 23% (3,46-4,29 per 100.000, dopo 10 anni senza cambiamenti rilevabili) (Reid e Mangano, 1995).

27) In Grecia, i bambini nati tra l’1.7.86 e il 31.12.87, esposti al fallout di Chernobyl quando erano nell’utero, ebbero 2,6 volte l’incidenza di leucemia rispetto ai bambini nati tra l’1.1.80 e il 31.12.85 e tra l’1.1.88 e il 31.12. 90. (Petridou et al, 2004)

28) Cambiamenti nel rapporto tra natalità/mortalità furono significativi per la Danimarca, la Germania, l’Ungheria, la Norvegia, la Polonia, la Lettonia e Svezia (Scherb e Wiegelt, 2000).

29) Gran Bretagna. Dieci mesi dopo la catastrofe, un significativo aumento della mortalità perinatale venne scoperta nelle 2 aree più contaminate del paese (Bentham, 1991).

30) Svezia. La mortalità infantile aumentò subito dopo la catastrofe ed ebbe un picco nel periodo 1989-1992 (Korblein, 2008).

IL LATTE DI MUCCA PRESENTA TRACCE DI RADIAZIONI

In primo luogo il Giappone ha subito un terremoto, poi uno tsunami e infine le radiazioni.

Gli esperti hanno consigliato al popolo giapponese di non farsi prendere dal panico. Gli esperti hanno consigliato alla gente che il cibo è sicuro da mangiare, e che le radiazioni non hanno contaminato l’approvigionamento alimentare.

La settimana scorsa, il mondo apprese che il cibo e l’acqua giapponesi erano contaminati con iodio radioattivo.

Il primo alimento a mostrare i segni delle radiazioni fù il latte di mucca. Questo ha senso, poiché le mucche mangiano 20-40 Kg di cibo ogni giorno. I loro corpi sono un concentrato di radiazioni come delle spugne che assorbono l’acqua. In una mucca, l’acqua viene filtrata ed eliminata e le tossine vengono consumate dai bevitori di latte. 10 litri di latte servono a creare 500 g di burro. Il burro è un concentrato di radiazioni.

Armati con la conoscenza che il latte è il barometro perfetto per verificare la presenza di radiazioni, avrebbe senso, verificare i livelli di radiazioni nel latte americano in quanto le radiazioni provenienti dal Giappone vengono trasportate sulla California, sul Kansas, e poi su New York.

Ed è qui che cade il palco

A partire dal 22 marzo 2011, il latte della California non viene testato (per rilevarne il contenuto di radiazioni) su base quotidiana. Come per una questione di politica, il California Department of Public Health esegue gli esami di routine, una volta al mese. Si potrebbe supporre (amo questa parola) che, con l’entità delle correnti provenienti dal Giappone, e con la tragedia dell’11 marzo che potenzialmente potrebbe colpire tutto l’emisfero nord, sarebbe una conclusione logica voler testare il latte.

Il portavoce del California Department of Public Health, Mike Sicilia, commentò in maniera stupida la questione:

“Questo è un tipico test di routine e viene effettuato da molti anni”.

La cadenza mensile del test rimane inviariat, perché la Food and Drug Administration (FDA) non sente motivi per cautelarsi ulteriormente. Il dipartimento della sanità pubblica Californiano si basa sui responsi della FDA.

Fonte originale: rense.com / Traduzione a cura di: neovitruvian.wordpress.com

Per rimanere aggiornati in tempo reale sulla effettiva situazione di Fukushima, cliccate sul seguente link.

Per ulteriori approfondimenti invece potete leggere il seguente post precedentemente pubblicato:

2011. L'assurdità del nucleare, ancora oggi.